Il serbo Ilija Djokovic approda su Filth on Acid con una evocativa e prepotente interpretazione, “Requiem”, traccia d’apertura battente e ipnotica, scientificamente cadenzata e dalle atmosfere elegiache. Subito dopo è “Lucid Dreams” a tenere la pista, incisione più scura e malsana, egualmente onirica e suggestiva, un po’ inquietante e guerresca. È finalmente la volta della title track, “Enigma”, che per struttura non si discosta molto dalle altre, con una dinamica parte ritmica e atmosfere molto suggestive. Si chiude con il remix di Roberto Capuano operato su “Requiem”, un’ottima rielaborazione del napoletano che dà prova di quanto il connubio techno e melodia sia quello che più si confà all’approccio italico.
