Cabasa esibisce un suono complesso, pericoloso, forgiato nella techno ma eclettico. Sarà in parte anche l’ispirazione che gli viene dal padre, a sua volta dj, attivo nella scena new beat belga anni ottanta, un movimento che è stato seminale per molte delle sperimentazioni successive. Sono tre i lavori presentati, “KMD1”, “Intentional Drowning” e “Aquaris Monopole”, uno più interessante dell’altro, masterizzati da Pole allo Scape studio di Berlino per la No Suit Records. Non sono elaborazioni affatto stereotipiche d’un sottogenere preciso, Cabasa fa a modo suo e non gli manca certo la competenza e il talento per avventurarsi in territori inesplorati. Dateci un ascolto.
