Via Absence Seizure arriva Julia Matus – aka Matuss – che in guisa più house che techno imbastisce tre differenti original version, “Whistler”, “Zoya The Destroyer” e “Stranger Things”, in buon ordine tutte produzioni molto stilizzate e sguisce, gentili ma energetiche, moderatamente effettate e sinuose. Matuss si concede ad aperture ariose e profonde, con tonalità alquanto basse, insistendo su atmosfere un po’ inquietanti, con percussioni nitide e sottili motivi e motivi melodici. Non propriamente sonorità che noi passeremo ma che chi indulge in territori tech-house potrebbe considerare valide.