Il remix di Marcos – in guisa dubby ma molto commerciale – non ci ha completamente conquistato, mentre al contrario l’original version di “File Under” operata dal greco Stelios Vassiloudis ci è sembrata meglio spendibile, grazie soprattutto alle atmosfere più cupe e seriose, dall’incidere molto notturno e metropolitano. Siamo al crinale fra house e techno, insomma, in quel limbo che fino a qualche lustro fa era terra di dannati e spergiuri ora diventati – corsi e ricorsi storici – di nuovo ricercatissimi.