Dritti a bomba da Varsavia, Polonia, i due Private Press debuttano su Rekids e subito le percussioni ci appaiono convincenti, con synth puliti ed essenziali già dalla prima traccia, “Traces To Nowhere”, costruita bene su un riff ipnotico e ammaliante. Ottima anche la successiva “Paper Clip”, ancora più filante, scura e ipnotica, come pure la successiva “Wet Moon”, in odor di dub e molto sognante. Si chiude poi con “The Struggle”, calibratissima ma molto coinvolgente.
li>Invite’s Choice Podcast 526 – Private Press