Split EP per Emmanuel e Dustin Zahn dall’efferato e un po’ ridicolo titolo: Modern Penetration. S’incomincia con l’head honcho della Arts (che è anche l’etichetta sulla quale vede la luce l’uscita) e dal primissimo ascolto di “Bethide” vibra un costrutto piuttosto cupo ma filante, incalzante e ipnotico. Con la successiva “Visible Invisible” le atmosfere sono ancora più eteree e space, però ancora ritmiche e capaci di smuovere il dancefloor. Sul lato B Dustin Zahn modula “Submit Yourself” in maniera piuttosto ondivaga, scura e fascinosa, agendo su un crescendo davvero coinvolgente. Si chiude con “Eternity’s Edge” in maniera decisamente evocativa, elegante e stilizzata. Ottimo binomio.