Ecco un’altra delle uscite del 2019 che ci era sfuggita nel trambusto delle feste, Electric Ghosts di Terence Fixmer, una produzione stilizzatissima e potente che va ad arricchire il catalogo della Planete Rouge. Subito è la title track ad impressionarci con le sue sequenze ipnotiche e noisy, un po’ cinematiche e space, ma anche la successiva “Cavernal” è assolutamente da passare, forte d’inviluppi cupi ma assai coinvolgenti. Si chiude la partita con “Maree Noire” senza che la qualità ceda d’un millimetro, fra trasalimenti tecnoidi e urticante impatto digitale.