Malcolm Pardon e Peder Mannerfelt – al secolo Roll The Dice – assemblano un’uscita che ancora una volta testimonia del loro amore per le musicalità oblique e cinematiche, qui enfatizzate in collaborazioni con nomi come quelli di Pär Grindvik, Alessandro Cortini, Glasser, Goran Kajfes, Sophia Loizou ed El Perro del Mar, per un totale quindi di sei distinte tracce. Iniziamo gli ascolti con “Buried” e le sequenze sono soavi, non la solita techno un po’ ossessiva e ipnotica di Pär Grindvik, ma qualcosa di molto differente, evocativo, regale e intenso. “Hydra“, con Alessandro Cortini, è davvero molto sperimentale, elettronica ma con micromelodie soggiacenti e droni rumorosi, incalzanti. In “Elevate”, con Glasser, è la voce femminile ad essere al centro delle liriche, assemblate in un pop-noir psichedelico e senza tempo. In “Sketches of Pain”, assieme a Goran Kajfes la mescola è fra intricate elaborazioni percussive e arie come jazzate, malsane, mentre non troppo dissimilmente anche Sophia Loizou in “Head Drop” fa collidere ritmiche eccentriche e arie ambientali. Si chiude con El Perro del Mar che in “Big Black” apparecchia una dark song oppiacea e conturbante, malaticcia e sensuale.