Julian Shamou, DJ Nasty, 313 Bass Mechanics e Digitech, al secolo i Detroit’s Filthiest, ritornano alla Philthtrax con un EP comprensivo di quattro tracce di raffinato ghettotech un po’ houseggiante e vanitoso. Le sonorità sono alquanto cinematiche e anni ottanta, da film poliziesco d’infima serie, di gusto retrofuture e misto funk. Insomma, una sottocultura dura a morire che gode del gradimento di diversi ambiti dell’intrattenimento notturno, nella certezza che ci sono state stagioni davvero uniche, coinvolgenti e irripetibili.