Italo Brutalo, viziosa icona electro monster, approda alla Bungalo e lo fa con quattro original version in bilico fra deep techno, technodisco e nu disco. Si parte con “Taniacid”. Che possiamo dire? È una miscela lussuriosa di beat vorticanti ed eclettici, che coinvolgono il b-boys esperienziato e dalle attitudini futuristiche. Si procede nell’intolleranza con “Trust Doesn’t Rust“, un’altra trasversale ballad istrionica, densa di trattamenti multiformi. “Knightmares“ è piuttosto ipnotica ma sempre stradaiola, prima di chiudere la partita con “Not A Drop To Drink“, decisamente la più elegiaca e tesa del cespo.