Dalla Bodies (Sound+Matter), già sugli scaffali dalla fine della prima decade di Luglio, potrete trovare questa ultima fatica di Dan Mortazavi, aka Spite Cathedral, che non prende ostaggi con quattro tracce veramente azzimate ed elettroniche, in cui regnano i ritmi infusi di un’ottima techno industriale. Sono dure pugnalate di synth nella title track, che contribuiscono a un senso generale di ipnosi elettronica e tensione cupa. I brevi interludi ambient che seguono mettono in mostra le consuete interpretazioni ambientali di Spite Cathedral, con l’arpeggiato in stile synth anni ’80 in “Behind the Clouds”, mentre più rumorista e palpitante risulta “This Is Pornography”. Si chiude con “Aeon”, inquieta e un po’ chiesastica, comunque meritevole d’un attento ascolto.