Alla Science Cult, etichetta texana in prima linea d’una ulteriore rinascenza del movimento electro, chiamano questa volta issu, giovane produttore londinese avvezzo a un suono oscuro, space e proliferante, ricco di oscillazioni, frequenze e onde vibrazionali. Si parte con una fascinosa intro, “Dissent”, ma è subito dopo che “Edge Connector” si fa più ritmica, densa e cruda, sottolineando l’appartenenza di genere. Anche “Elementary Particula” è assai pulsante, fratturata e incalzante, fungendo da virtuale colonna sonora di un film distopico. Ancora molta sostanza in gioco anche per “Bleep”, che alle sciabolate elettroniche aggiunge riff melodiosi e un po’ old school. Si chiude con “Oscillate”, traccia ipnotica e ruvida, venata da ottimi vocal robotici e un gancio iper-metropolitano.