Broken English Club – The Artificial Animal

Dodici tracce in formato digitale e solo nove in vinile, questa l’ultima fatica di Oliver Ho, aka Broken English Club, un concentrato di audio-abuso che attraversa senza compromessi il rumore dei dati grezzi, edito sulla sua stessa etichetta, la Death & Leisure. Avevamo lasciato BEC alla trilogia dei White Rats edita su Lies e l’allucinazione sonora continua adesso con un senso di sovraccarico e un primitivismo macchinico decisamente evocativo, sintetico e liturgico. È un continuum sacrale di ruggenti droni distorti, intrecciati con feedback e staticità, dove si sottolinea l’amore dell’autore per certe ambientazioni cupe e industrisali, infarcite di ritmi metallici e synth malinconici. Una produzione non per tutti, che può essere utilizzata in ambito dance solo in maniera anticonformista e per platee esperienziate.

 

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