Dalla Flash Recordings, etichetta di Florian Meindl che ha la sua roccaforte a Berlino, arriva questa ultima fatica di Stu Earnshaw, che apparecchia per l’occasione quattro original versioni minimalistiche ma pompanti, con sequenze venate da un approccio alquanto disinibito e da vocal selvaggetti e stradaioli. Atmosfere che in “Shelter” evolvono in maniera piuttosto space e ieratica ma che nella title track, “Ignored” e in “Desire” vantano il loro peak ballereccio e ipnotico. Si chiude con l’altrettanto corposa “First Things”, una ballata distopica e maniacale, giustamente acidata e coinvolgente.