Decima uscita in catalogo per la Scandinavia Works che per l’occasione chiama Neil Landstrumm e Brain Rays, il primo veterano scozzese che ricordiamo soprattutto per l’Extreme Pleasure EP su Zone ma anche per le uscite su Mord e Central Processing Unit, l’altro produttore, film composer e metà dei Baconhead. Si parte con “Crush”, volitivo pezzo vocale dalle reminiscenze electro-breaks, piuttosto effettato e ondivago. È la volta poi di “Free King” e non cambia fondamentalmente l’attitudine, con suoni che qui diventano solo un poco più densi e bassosi, conditi da più centellinati vocal. “The Janet Moz” è l’incisione più stradaiola del cespo, un possibile inno b-boys 2023 prima di chiudere con l’alquanto nervosa e acidata “Physique”, un altro buon esempio di come su un canovaccio antico si possano implementare intrecci nuovi.