Sulla LIN/LOG, etichetta di casa, Thomas Burkhardt licenzia sei original version, una lettera d’amore alla musica con cui è cresciuto e inoltre “una finestra sul nostro futuro”, che non è detto porti necessariamente solo progresso, conoscenza e ricchezza. Il taglio è assai cibernetico, postumano, farcito di vocal robotici e atmosfere space-distopiche. Se “For Techno, Dusseldorf is the Mississippi Delta”, come dice Kodwo Eshun, a Frankfurt non siamo poi troppo lontani: questa è sostanza davvero potente.