Maelstrom & Louisahhh – Sustained Resistance

Con un po’ di ritardo vi segnaliamo Sustained Resistance, l’album di debutto di Maelstrom e Louisahhh uscito a febbraio sulla loro Raar, proposta che in qualche modo va a chiudere un decennio di collaborazioni, prima partite cavalcando l’hype d’un electro contemporaneo e tinto di techno punkish, adesso consolidate da un’attitudine complessivamente postmoderna che tritura ancora più generi stilistici ed è assolutamente compenetrata dalla voce e dall’interpretazione di Louisahhh. Il dark brutalista di “I’m Not A Casualty”, singolo che aveva preceduto questa uscita, è differentemente idealizzato nella traccia iniziale “War In Me”, che funge da ottima intro, aggiungendo sussulti quasi indie e rock. Anche in “Muzzle” la declamante Louisahhh predomina per emozione sui bassi grinzosi e le ritmiche rotte, mentre in “Burn” una certa ansietà si colora di geometrie stellari. Qualcuno rimpiangerà il Maelstrom in solo delle uscite su Cultivated Electronics o con gli Acid Avengers, quello dei molti remix dall’impronta electro e dance, altri invece apprezzeranno queste nuove derive, che civettano con il ritorno del post-punk e di tutto un certo gusto maudit anni ottanta. Perché è poi questo il problema generale attorno al quale si gira, l’onnipresenza di un citazionismo che quando l’approccio si fa autorale diventa ancora più asfissiante seppur coinvolgente. Insomma, quell’attitudine punk per i fan della techno e di techno per la generazione punk, assume contorni poetici e rabbiosi, prima solo accennati, che certamente saranno bene spendibili in chiave live se supportati da un adeguato contorno scenico, a conferma di un altro punto critico di molta elettronica contemporanea, trovare cioè quell’equilibrio che possa mettere assieme generazioni differenti. Non si passa indenni alla maggiore età, c’è sempre un dazio da pagare, e la coppia non si sottrae alla prova, cercando una sua strada che speriamo non gli allontani troppo da quanto di buono fatto anche prima.

 

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