Ancora sulla Rekids è proprio il suo head honcho Radio Slave a fomentare le danze con un superfunky stilizzatissimo e coinvolgente, “Wild Life”, dispensato in due versioni (disco e dub mix), produzioni intinte da musicalissime frequenze d’antan, che non c’impegneremo nel distinguere fra costruzioni digitali e successivi apporti analogici, parti suonate o realizzate da campioni (discorsi veramente da boomers che hanno fatto oramai il loro tempo). Quello che importa è che funzionino in pista, anche se in questo caso alle stimmate della retromania non si sfugge (ricordando l’era Wildpitch di DJ Pierre, Roy Davis Jnr, DJ Duke e etichette come Power Music).