Chris Korda – Not My Problem, I’ll Be Dead

Dice lo stesso Chris Korda, “ho scritto l’EP Not My Problem, I’ll Be Dead durante un periodo di nove mesi, a partire da “Have a Good One” nel gennaio 2022… a poco a poco mi sono reso conto che stavo scrivendo l’opposto del mio album del 2020 Apologize to the Future… volevo raccontare l’altro lato della storia di quell’album, quello che conosco meglio, avendolo vissuto”. Apologize to the Future parte per Chris Korda dalla domanda “come ci considereranno le generazioni future?” ed è raccontato dal punto di vista delle vittime, cioè dei giovani, e soprattutto delle persone che non sono ancora nate. Al contrario, “Not My Problem, I’ll Be Dead” parte dalla domanda “come le generazioni presenti considerano il futuro?” ed è raccontato dal punto di vista degli autori che in definitiva sono convinti che il pianeta sia fottuto ma che nonostante questo una simile catastrofe sia vissuta con molta leggerezza. Il producer transgender, leader vegano della Chiesa di Euthanasia, electroclasher prima dell’electroclash, ha sempre esibito un rapporto viscerale con i testi delle proprie produzioni e ha ancora un grande senso della contemporaneità, salvo poi trasudare un po’ troppo amore per cesure housey, che tuttavia riesce a concettualizzare frizzanti in astrazioni effettate ed estremamente efficaci.

 

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