Dalla Clan Destine di Glasgow arriva Richard Smith, che invece sta a Brighton ed è meglio conosciuto come L/F/D/M. Il suo Prog è un album electro-industrial-techno, comprensivo di nove original version molto stilizzate e scure, evocative e maniacali, con un feeling viscerale e nostalgico ma sicuramente calato nella contemporaneità piuttosto che nel passato. L’approccio è diretto e non concede ripensamenti, le ambientazioni sono piuttosto crude ed essenziali, ad esempio in “Landing”, mentre nella successiva “Pink Flush” è un funk alieno a tenere banco. Con “Clemency” e “Pictures Of Lakes” s’insiste con influssi misterici e dark, ipnotici , glicciati e dondolanti, mentre “Dead Key Start” mette in campo un basso assai slabbrato e cantilenante, Si chiude prima con “Blood Slip” che ha in evidenza vocal femminili declamatori e una base piuttosto ritmica e incalzante, poi con “Reflections Of Pictures Of Lakes” che gira introversa e sibillina , un po’ notturna e inquieta.