Teslasonic – Foundation

L’approccio – secondo tradizione electro – è quello d’una pseudo-narrazione sci-fi sul destino dell’umanità. Gianluca Bertasi, aka Teslasonic, vi s’attiene meticolosamente, confidando nell’mc Donnie Ozone, modulando con bassi grassi e funky, in maniera stradaiola e retrofuture, come se si fosse ancora nella prima metà degli anni ottanta. Sono sei le original version in scaletta, che vanno ad arricchire il catalogo della label di casa – la MinimalRome – e del cespo noi abbiamo particolarmente gradito “The Machine Age”, produzione ben scandita e con vocal di livello. Ci fa piacere naturalmente questo ennesimo ritorno – anche nostrano – dell’electro in sempre nuove reincarnazioni, che questi appassionati del suono analogico mettono in campo trasversalmente ispirandosi a Detroit, Chicago e The Hague.

 

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