Pensavamo che con la scomparsa della fidget fosse finita la moda dei moniker incondizionatamente stupidi, invece, d’emblee, ci troviamo davanti a Jotel California, cresciuto fra Monaco – sua città natale – e Berlino a botte di trance, house, acid ed electro. A differenza di quanto preannunciato dal nome gli inviluppi della prima traccia in scaletta, che poi dà il titolo all’EP, Stair-X, è piuttosto raffinata nelle sue spire electro-ambientali-ipnotiche, supportata da calibrati vocal maschili. “Owl Hood” offre ritmiche più rotte e vocal sibillini, nel novero d’un electro breaks assai bassoso e insinuante, mentre “If These Faces Could Stop Melting” abusa d’un gancio sintetico e gonfio sempre in vena di queste ritmiche sincopate un po’ reminiscenti del d’n’b di qualche decade fa. Il brano in ultimo è poi remixato da JCow che spinge ancor più sulla ritmica, eliminando il refrain ipnotico originale e aggiungendo altri trattamenti,