Alla Symbolism di Ben Sims tocca stavolta al transalpino Hemissi, che ritorna dopo la partecipazione alla compilation mix Synchronicity del 2021. Sono sequenze essenziali e millimetriche quelle di “Birthmark” che apre l’EP. Qualcuno parla di minimalismo ma le battute sono abbastanza gonfie e gli inviluppi space-ipnotici per farci pensare solo a quello. “Ecstasy”, la title track, è un riuscito compendio di melodie cicliche e cassa dritta, con i piattini in levare e i sintetizzatori a cascata, mentre la successiva “Shyd” pure non è da meno in quanto ad energia, alimentata da un arpeggio assai vizioso. Si chiude la proposta con “Bioluminescence”, ancora solcata da armonie fonde, scure ed enigmatiche., a conclusione del quale sembra soverchio anche dire che ogni brano in questo EP è da utilizzare con grande profitto in pista.