Jean-Michel Jarre può essere considerato a tutti gli effetti un epocale precursore elettronico, soprattutto per aver sdoganato a fine anni settanta l’intreccio sibillino fra culture alte e basse, avanguardia e tradizione, mostrando come i nuovi strumenti musicali sarebbero stati decisivi nell’evoluzione dei differenti generi. È quindi ghiotta per l’affascinante e talentosa Nina Kraviz l’occasione di un’ulteriore collaborazione con il maestro, che si presta stavolta per un rework di “Sex in the Machine”, produzione tratta dal suo acclamato album del 2022, Oxymore. Il risultato è elegante, soprattutto in quella che è l’ambientazione della traccia, molto futuribile e non banale, con atmosfere che ancora riecheggiano di commistioni classiche e i vocal della Kraviz, che aggiunge un colore scuro e poetico al tutto.