Il transalpino Tomas More, in arte December, sbarca su Tresor Records mettendo in campo la prima parte di Transform, ovvero What Remains Of Us, produzione notturna e immaginifica, cinematica e un po’ bizzarra, difficile da definire per stile, che comunque non è lontano da un electro ambientale, con voci effettate subito nella lunga intro, speciale per aprire un dj set d’impronta cibernetica, come del resto la successiva “Metal Legs, Plastic Lips”, dagli echi industriali e ancora con vocal ieratici e misteriosi. “Broken Core”, terza traccia in scaletta, pure si muove in territori assai ibridi, bizzarri e cadenzati, mentre “Third Class Antibodies”, la successiva, parte incalzante per poi diluire le battute con vocal astratti e lunari. “The Limit Of Control” è il pezzo più esotico e seghettato del cespo e ricorda certe sperimentazioni anni novanta, digitalissime ma poco concrete, prima di chiudere con “Syndrome Of The Century”, trattazione ancora di gusto industriale con percussioni metalliche e strati ritmici abilmente sovrapposti. Non per tutti ma decisamente interessante.
