Sotto il moniker ASA si nascondono Uwe Schmidt, Arturo Lanz e Saverio Evangelista, il primo un decano dell’elettronica in ogni sua sfumatura, con un numero smodato di tracce all’attivo, artista che nelle sue produzioni ha preannunciato la nascita di più sottogeneri e tendenze, gli altri due noti soprattutto per il loro impegno nel combo post-industrial Esplendor Geométrico, ancora oggi attivo nonostante Lanz viva a Pechino ed Evangelista a Roma. Il connubio non poteva che essere iper-vivido, foriero sia dei tagli scientificamente operati dal maestro tedesco e dei suoi urticanti montaggi, unitamente alle sovrapposizioni macchiniche e ai ritmi spesso metallici o gonfi di distorsonie dure e incalzanti. Non mancano nemmeno i translati esotismi cari agli Esplendor Geométrico, che a partire dall’innesto di Saverio Evangelista negli anni novanta hanno certo ampliato il loro orizzonte di fascinazioni. Alla Raster non possono che essere soddisfatti. Di tutte le retromanie imperanti quelle dell’ebm e dell’idm non sono certo le più scontate e va riconosciuto un certo coraggio anche nel solo pensarlo un progetto simile.