Phelan Kane – Superluminal

S’iniziano le danze con “Counting Craters on the Moon” evocativa produzione di Phelan Kane che spinge su corde elegiache e spiritualeggianti, temi che con “Frame Dragging” assumono sembianze ancora più oniriche e sospese. È il remix di Fleck E.S.C. – all’anagrafe Franck Collin – transalpino adesso di base in Giappone, quello che ci coinvolge maggiormente, con le sue trame drammatiche e l’energia giusta per il dancefloor, in un’apoteosi di ritmiche spezzate e incalzanti. Alla Bulletdodge Records non sono paghi e su un’altra original version “Sangsaric Illusions”, traccia anche questa molto evocativa, chiamano per un ficcante e cibernetico remix Laurie Osborne, aka Appleblim, oramai berlinese acquisito, che qui modula ieratico, scuro, ipnotico e cosmico. Si chiude con una quarta original version, ”Ultraviolet”, la più cadenzate fra quelle di Phelan Kane, la cui specializzazione in sound design e tecniche di produzione come sintesi e campionamento si sente appieno nell’uscita,

 

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