L’idea di futuro che già pervadeva l’electro dei primordi è rimasta uno dei temi distintivi di questo genere musicale e anche adesso – in tempi di retromanie insistite – continua ad affascinare produttori ed etichette discografiche. È questo il caso della Urban Distortions, crew napoletana guidato da Massimo Luciano che qui chiama a raccolta ben trenta electroheadz, fra i quali anche un drappello di veterani, ben conosciuti nelle scene internazionali. Nomi che per noi non sono certo una novità sono quelli di Fleck E.S.C. , Gravitational Effect, Konerytmi, Cybereign, Deemphasis, Dark Vektor, Sound Synthesis e Kim Cosmik. Altri li abbiamo di per certo incrociati, Robertiano Filigrano, Aliensextoy, Mandroid, Paul Blackford e Slaker, mentre altri ancora sono anche per noi perfetti sconosciuti. Il suono che qui trasuda è spesso ambientale, dalle venature space cosmiche, seppure in così tante produzioni presentate vari approcci trovino infine spazio, con dosi più o meno congrue di groove, crudezze digitali e analogiche, atmosfere distopiche e concettualismi futureggianti. A voi il piacere di fare un po’ di surfing tra le tracce e scoprire qualcosa d’interessante per i vostri set in tema.