A marchio Blueprint, benemerita etichetta fondata nel 1996 da James Ruskin e Richard Polson, arriva la dutch synth-wizard Nadia Struiwigh, che subito ci conquista con la prima traccia in scaletta, “D4mp”, un concentrato di sapienza techno applicato a cosmiche digressioni, dalla qualità fluidiforme e virulenta. È una profonda padronanza della sintesi e del sequencing che anche nella traccia successiva “Aella” viene confermata. La rotterdamiana, attualmente residente a Berlino, si è ritagliata una nicchia unica nella scena della musica elettronica e le sue composizioni sfidano il genere, fondendo ambient, techno ed electro, in una miscela molto originale ed efficace, che la porta inoltre a collaborare con marchi come Roland, Korg, Teenage Engineering, Arturia e altri, esibendo a pieno la sua competenza su suoni e tecnologie. Anche “Voxis Ohlun” funge millimetrica e ci invita ad un viaggio affascinante attraverso gli incantevoli paesaggi degli anni ’90, fondendo perfettamente diverse influenze musicali, prima di chiudere con “Scroll Sorcery”, splendida fra pause e ritmi pulsanti, additiva e coinvolgente. Consigliatissimo.