Les Rythmes Digitales – che ricorderanno solo i cultori dell’elettronica dance più attempati – anche conosciuto con il moniker di Jacques Lu Cont, è un produttore transalpino che ha avuto in carriera commissioni importanti da artisti decisamente mainstream ed iconici, quali Madonna, Pet Shop Boys, Missy Elliott, New Order, The Killers e Gwen Stefani, solo per citarne alcuni. Il suo secondo singolo, Jacques Your Body (Make Me Sweat), nel 1997, è praticamente contemporaneo alla triade composta dagli album The Fat of the Land dei Prodigy, Dig Your Own Hole dei Chemical Brothers e Homework dei Daft Punk, tutti dischi che in quella stagione quasi tutti i dj di nuovo corso avevano in borsa. In Darkdancer, album dell’anno successivo, era compresa anche (Hey You) What’s That Sound, traccia che riscosse altrettanto successo di quella precedentemente citata, forte anche d’un campionamento da “I Wish” del rapper Skee-Lo. Il video approntato per l’occasione è un piccolo capolavoro e fra cento anni potrebbe essere studiato come una testimonianza vivissima della fine del novecento (non scherziamo). Quello stesso campione (ma in questo caso si cela l’esatta genealogia) è utilizzato da Ben Sterling, dj e produttore britannico emergente nella scena house, che “interpola” il riff (non sappiamo pagando a chi i diritti). Preferiamo non sbilanciarci sulla qualità e coerenza d’una simile operazione oggi. Dei grandi successi non si butta via niente mai e l’attuale ossessione per la nostalgia e la cultura del remake favorisce in aggiunta queste strategie, che evidentemente oltre che nel mainstream stanno facendo presa anche in ambito dance elettronico. In fondo sono modalità utilizzate anche da Mark Moore, i MARRS e Bomb the Bass a fine anni ottanta – qualcunaltro potrebbe notare e non sbaglierebbe – visto che anche in questo caso è un campionamento hip hop a reggere la baracca, seppure il contesto è del tutto differente. L’uscita è adesso su [PIAS] Électronique.
