Ispirato da tre distinte poesie di Anna Akhmatova, Leon Deubel e Marina Cvetaeva ritorna sull’etichetta di casa, la Roulette Rekordz il maestro Poladroïd, che avevamo segnalato lo scorso anno su Science Cult. Questa volta le tracce recensite sono tre e si parte negli ascolti subito sferzati dai vocal assai malsani di “The Last Toast” che in una sorta di funk almeno e blippato ci convincono appieno della bontà dell’uscita. La goduriosa retromania electro continua con “No Obsession Either”, altrettanto forte di vocal effettati e viziosi, bassi pesanti atmosfere distopiche. “La Caresse” chiude altrettanto splendidamente la partita grazie a penetranti distorsioni e ritmiche come sabbiate. Insomma, il risultato complessivo è un brutale ed elegante interpretazione dello stile in questione, virato in maniera scura e incombente.