The Implant – Revengine EP

Sotto il moniker The Implant altri non si nasconde che Arno Peeters, veterano di produzioni elettroniche computer based che dopo 27 anni torna alla Phoq U, sublabel della U-TRAX, che ha base ad Utrecht, attiva a metà anni novanta e poi riesumata a partire dal 2018. Arno Peeters lo ricordiamo assieme a Tibor Fülöp, scomparso prematuramente nel 2010, nei Voltage Control, combo electro-acid-cibernetico i cui lavori del 1990-1992 sono adesso ristampati dalla Mannequin di Alessandro Adriani. Il Revengine EP – che con le sue dieci tracce è praticamente un album – s’impone subito in guisa d’una elaborata trattazione acid-techno, con forti influenze electro e una raffinata gestione dei vocal, sempre molto calibrati e ieratici. Naturalmente anche qui si sentono le influenze dell’ebm che vira al cosmicheggiante ma in maniera decisamente glaciale e macchinina. Offre una miniera di suggestioni – insomma – l’uscita, che conferma ancora una volta quanti eroi ci siano da riscoprire d’un epoca passata forse troppo in fretta e dalla quale adesso si cerca di recuperare ispirazione. Oltre la metà delle proposte va oltre i sette minuti, viaggioni sintetici da godersi anche in autostrada.

 

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