Alla J.A.D.E – che lo ricordiamo è un’etichetta di Lione, Francia – approda Kamyar Ring, dj e produttore iraniano che è anche un visual designer, musicista che si muove fra experimental, electro e dub techno, influenzato anche dal breakbeat e da tutta un’area di sonorità underground che ricordano la fine degli anni novanta. Sono anche arie ambientali quelle che svettano in “Black Palace”, prima traccia in scaletta, ben fratturata e d’ispirazione metropolitana. Ancora più insinuante e profonda s’imprime la successiva title track, “Enchanting Nightmare”, svirgolata e proliferante, così come “Dub City”, che vanta un’incedere altero e sognante. Si chiude la partita con “Black Clover”, elegante ed elegiaca, buona anche per i mollacchioni della lounge.
Kamyar Ring – Enchanting Nightmare