Che Versalife sia un assoluto maestro su questo sito non c’è bisogno certo di sottolinearlo. Per quanto ci riguarda, Boris Bunnik, questo il suo nome all’anagrafe, è a pieno titolo nella top five dei produttori electro viventi e attivissimi, un musicista che in quanto ad eleganza e coerenza stilistica non conosce in alcun modo rivali. Adesso è su Trust che licenzia Technofeudalism, EP il cui titolo ci riporta alle elucubrazioni pseudo-marxiste di Yanis Varoufakis. Qui – naturalmente – la narrazione è però totalmente modulata in chiave science fiction, nel novero tipico della tradizione del genere, che è quanto di meglio possa esserci oggi per far capire a chiunque cosa s’intenda con il concetto di retrofuturismo. È il futuro come è stato immaginato in un passato relativamente recente ad essere oggetto d’interesse, altro che interpolazioni, e solo la cultura musicale rende ragione ai nostri eroi di tanta applicazione e capacità di recupero d’atmosfere già collaudate. Le tracce di Versalife sono una marea in movimento costante, attraversate da sottili cambiamenti tonali e sequenze sussultorie di synth, unitamente a bassi gonfi e ritmi fratturati. Per noi tutto ciò è pura poesia, il mondo visto attraverso il finestrino d’un astronave in perenne pellegrinaggio.
Versalife – Technofeudalism