È direttamente l’head honcho della Death Decay Magic, Jordan Lieb, ovvero Black Light Smoke, da Rochester, New York, a imbastire due potentissime banger, alfiere di un’ultimissima ed ennesima sfornata electro in America, ripresa di temi particolarmente gonfia di retromanie sintetiche. Entrambe le tracce sono piuttosto intense e viscerali, soprattutto quella che dà il nome all’EP, un viaggio sonoro teso e claustrofobico, che si apre con un groove elettronico minimale, sostenuto da un basso profondo e pulsante che crea immediatamente una sensazione di disorientamento. Gli elementi ritmici sono crudi e diretti, mentre i sintetizzatori, distorti e acidi, delineano un paesaggio sonoro alquanto distopico. “Deface”, continua il viaggio sonoro in territori ancora più oscuri e astratti, agitando un’introduzione lenta e minacciosa, con percussioni decisamente incisive e martellanti e atmosfere sporche, industriali, quasi una rappresentazione sonora di una città decadente e post-apocalittica. Black Light Smoke continua a esplorare temi di inquietudine e oscurità attraverso un sound che mescola elettronica minimale, distorsioni industriali e un tocco di anarchia lo-fi. Le due tracce riescono a creare un forte impatto emotivo, facendo emergere un senso di disfacimento urbano e di caos controllato. Questo EP non è per chi cerca elettronica da club lineare e accessibile, ma piuttosto per chi vuole immergersi in un paesaggio sonoro spigoloso e oscuro, capace di evocare emozioni profonde e disturbanti.