A marchio Mind Medizin, etichetta di Lady Tazz, arriva il leggendario DJ Hell, personaggio che non ha bisogno di presentazioni e che ancora regge i mutamenti delle scene, salvo spesso un eccesso di remix di sue produzione, mutuate proprio in salsa house e tech-house, seguendo un’idea di fruizione abbastanza lontana rispetto a quello che il boss della Gigolò propugnava nei momenti di piena del suo successo. Tutto questo per dire che “My House” ci piace di più nella seminale versione e meno nel remix di Tal Fussman, che pure è assai professionale, bongolato come adesso si usa e con vocal tagliati in maniera ineccepibile. Il paradosso è che ci sia più retromania nel remix che nella versione di Hell, musica da club pura e genuina con rigidi loop di batteria e suoni di synth integerrimi che nel loro minimalismo sortiscono un effetto certo più diretto e viscerale.
