Non abbiamo particolari simpatie per quegli artisti che volutamente non rendono disponibile neanche un loro straccio di foto, perché riteniamo – senza alcuna esagerazione – che avere una riconoscibilità pubblica chiara abbia a che fare oggi, più che in passato, con il meccanismo di proporre e produrre musica, attività diventate a tutti gli effetti oggetto di comunicazione a più livelli. Detto questo, facciamo spesso delle eccezioni, ed è proprio quello che accade con Pixel Pusher di DJ Soundclout, attivo nell’underground andaluso ma abbastanza estraneo a qualsiasi palcoscenico virtuale di più ampia portata. Comunque sono tre le original version presentate, “Grillz and no Teeth”, “Bumper” e “Hacker”, subito stradaiole, infarcite di suggestioni hip hop e bass, campioni disco e saettanti sbuffi electro, fra disinibite sequenze e intrecci di alien funk. È il remix di George Paolo sulla prima traccia citata a tingersi d’una fusion retromane, resa dissonante e particolarmente suggestiva proprio grazie a un uso disincarnato dei vocal, prima di chiudere con l’ANDERSON 1000 remix operato su “Bumper Cars” ancora nel novero d’un electro di moderna fattura, bassoso e coinvolgente del quale all’Ovelha Trax non possono che dirsi assolutamente soddisfatti.
DJ Soundclout – Pixel Pusher