Plant43 – Concrete Echo

Plant43 – moniker dietro il quale si nasconde Emile Facey – sulla sua personale e omonima etichetta licenzia quattro produzioni scritte originariamente per essere eseguite dal vivo al Tresor di Berlino, club del quale è acclamato resident. Si parte giusto con la title track, “Concrete Echo”, una raffinata cavalcata elettronica molto atmosferica ed eterea, forte di meticolosi intrecci fra ritmica ed elementi di contorno, synth e trattamenti orchestrali. “Emerald Shift” è anche più fratturato, una cavalcata di sei minuti introversa e ombrosa, un pizzico nostalgica e space, così come “Raw Vectors”, che a stilemi prettamente electro aggiunge una fusion decisamente modernista e aliena. Sono ancora note melanconiche a prevalere in “Mist Memory” fra synth inebrianti e sinuose ariosità. Solo in digitale, come bonus track, c’è “Flowing Viridian” – inoltre – perfetta per una intro cosmicheggiante e abbastanza dilatata per aggiungerci sopra qualcos’altro.

 

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