La riedizione di Welcome To The Discotheque di Si Begg, arricchita dai remix di grandi nomi come Funk D’void, The Hacker, Lamonde, Gayle San, Mhonolake e Michael Burkat, rappresenta una vera e propria celebrazione della techno dei primi anni 2000. Pubblicato originariamente nel 2001 e remixato adesso per Feis, etichetta tedesca che ha segnato la scena europea, questo pacchetto offre una nuova prospettiva su un brano che ha segnato le piste da ballo di quel periodo. L’Original Mix di Si Begg, con il suo ritmo sostenuto a 145 bpm, rappresenta un esempio classico di techno “peak time” dal sound vibrante e diretto. La traccia costruisce un’atmosfera energica e inarrestabile, tipica della scena rave dell’epoca, mantenendo una struttura efficace che non lascia spazio a distrazioni. L’uso sapiente dei sintetizzatori e dei campionamenti vocoder crea un’atmosfera estremamente futuristica. Il remix di Funk D’Void si distingue per il suo approccio più rilassato, spostando la traccia in territori più sperimentali e dilatati, oscuri e ipnotici. Lamonde apparecchia invece un remix di nove minut a 127 bpm, modulando un’energia costante che evolve gradualmente. La scelta della tonalità in E maggiore crea un effetto uplifting, ma senza perdere la tensione della traccia originale. The Hacker propone in alternativa un remix in linea con le sonorità electro-techno con le quali è solitamente a suo agio, mantenendo la spinta adrenalinica dell’originale e aggiungendo la sua firma con bassi incisivi e una grinta industriale. Il remix di Gayle San abbassa leggermente il tono della traccia, con un groove più oscuro a un’enfasi sulle percussioni pesanti e taglienti, che conferiscono un’energia nervosa e sotterranea al brano. Mhonolake, con il suo remix rimane invece fedele alle radici techno più pesanti e meccaniche. Il risultato è una cavalcata serrata e claustrofobica, che esplora i territori più cupi della pista da ballo.Infine, il remix di Michael Burkat rappresenta una chiusura potente per l’EP. Il suo tocco più orientato alla techno industriale offre una conclusione martellante e dinamica, lasciando un impatto duraturo.