Nel vasto panorama delle retromanie anni Ottanta – talvolta discreto, talvolta ostentato – spiccano senza dubbio i Years Of Denial, un duo che continua a sondare le profondità più oscure della cultura post-punk, goth, industrial e rave. Con Suicide Disco Vol. 2 Remixes, pubblicato da Veyl, il duo ci offre otto nuove reinterpretazioni tratte dal loro album Suicide Disco Vol. 2, uscito nel marzo dello scorso anno. A farsi carico di questa sfida ci sono nomi illustri della scena, tra cui The Hacker, Kris Bah, Phase Fatale, NEVER & Maenad Veyl, Velvet May, Codex Empire, Supreme Low e Geistform. Ognuno di loro ha saputo dare una lettura personale e stilisticamente raffinata di alcune delle tracce più significative di quell’uscita, rendendo il pacchetto ancor più accattivante per i seguaci del suono dark. L’atmosfera che permea questi remix resta fedele alle sonorità cupe e alienanti che caratterizzano l’universo dei Years Of Denial, ma viene arricchita dalle diverse sfumature apportate dai remixer. I richiami alla rave culture degli anni Novanta si fanno sentire, ma non mancano i rimandi ai ritmi martellanti dell’industrial e alle malinconiche sonorità goth che il duo padroneggia così bene. L’ascoltatore si ritrova catapultato in un viaggio sonoro dove il passato e il presente si fondono in un vortice di elettronica oscura e pulsante. Un’uscita – insomma – che sazia la sete di chi ama immergersi nelle sonorità più torbide della dance elettronica, ma che al contempo offre una varietà tale da mantenere sempre alta l’attenzione.