Subito dopo “Strictly for the Ravers” e “Sub Marine” FreQ Nasty apparecchia un’altra stilizzatissima e stradaiola produzione iniettata da pulsazioni breaks, garage, bass e dubstep, nonché da vocal che afferiscono anche alla tradizione hip-hop. Sono ancora le ceneri di quella che fu l’epopea nu skool breaks ad essere evocate – insomma – e “I’m Back” non può che essere comunque riferito a un’assenza importante, quella degli anni nei quali un intero movimento non è riuscito a intraprendere l’inderogabile passaggio verso tempi nuovi e differenti, nonostante tutti gli elementi per farlo fossero già a disposizione. FreQ Nasty ritorna come un Mike Tyson sul ring, pronto a riaffermare la sua voce in un panorama musicale che è cambiato molto rispetto ai fasti della sua epoca d’oro. “I’m Back” è una dichiarazione d’intenti, un segnale di un artista determinato a lasciare nuovamente il segno con il suo stile unico e riconoscibile, che nonostante i cambiamenti nel panorama musicale non ha perso il suo tocco magico. Eppure il tempo non si ferma, quello che era una volta underground assume adesso contorni più patinati e buoni per il mainstream. Non è cosa da poco. L’uscita si deve alla Sub Marine, sotto-etichetta della celebre Skint Records.