Arriva il sudcoreano PRIMIT alla Dionysian Mysteries e sono ben dieci le produzioni presentate, tutte imbevute d’un electro carico d’adrenalina, bassoso e acidognolo, venato da innesti breakbeat e techno-rave. Non è un caso che V10 sia anche un omaggio al potente motore: è la velocità a dispiegarsi su un aplomb decisamente futuribile e metropolitano, infondendo i solchi d’un flusso punkish e tumultuoso. Che i suoni siano forgiati e cambino valenze anche in relazione ai contesti geografici (qui ad essere precisi siamo a Seul), è cosa che ancora accade, nonostante la globalità di ogni contenuto e intreccio musicale.