Si parte con “All You Need Is Acid” e siamo immediatamente in uno spazio-tempo altro, una dimensione che come potete immaginare ci riporta ai seminali maestri del genere, Spanky, DJ Pierre ed Herbert Jackson, oppure agli olandesi della Acid Planet, che con Ferenc E. van der Sluijs già clonavano certi stilemi a metà anni novanta. Ancora con “ Rhubarb Rhubarb” si mantiene alta l’energia con un groove techno ipnotico, caratterizzato da percussioni incisive e sintesi modulari che creano texture stratificate. “Choices Have Consequences” rallenta leggermente il ritmo per esplorare sonorità più profonde, con pad atmosferici che si intrecciano a una linea di basso pulsante. “Too Naive” ci riporta invece a un territorio più energico, con un arrangiamento che fonde elementi di techno detroit e acid house. Con Used To It” e “Kyiv-Lviv Express” si continua sulla stessa linea espressiva mentre con “I’m Eve” nel breakbeat mix si vira in direzione di tyarttamenti più stilizzati e groovy. “Future Noir” mantiene elementi street e cesure acidognole mentre “People Are Amazing” rappresenta il momento più luminoso dell’album, con melodie uplifting che si contrappongono alle ritmiche, prima del finale, con “Hide Your Pain But Now” e “Who To Blame”, dove Sirotkin ritorna alle sonorità techno più decise, chiudendo il cerchio di un viaggio sonoro che spazia attraverso tre decenni di musica elettronica.