Future Kids, ultimo potente rilascio del super-guru Anthony Rother, è stato registrato ancora una volta nella sede storica del suo PSI STUDIO di Offenbach, in Germania, anche se questa volta l’etichetta non è la consueta PSI49NET ma la nuova 3MULATOR BOY, che secondo le stesse parole del maestro è focalizzata su “l ‘idea di un electro già esistente”, un personalissimo “tentativo di una variante di technobeat-electro”. Sono nove le tracce presentate, tra le quali anche la splendida “We Are Futurists” che avevamo segnalato in anteprima accompagnata dall’efficace e visionario video di Timo Schlenstedt. L’album – che a nostro avviso è portentoso – segue ancora una volta le ossessioni per un futuro necessario ma di difficile decifrazione. “Le tecnologie che usiamo” come profetizzava J. G. Ballard “stanno creando nuove sensibilità, nuovi paesaggi mentali e nuovi tipi di coscienza” e non è un caso che Rother – come sempre – fra le note di copertina indichi meticolosamente tutta la strumentazione utilizzata. Questi brani sembrano già artefatti robotici, progettati per dare voce a una generazione futura: quelli che domani saranno ragazzi. I nostri stessi strumenti ci modellano, trasformandoci in qualcosa di sempre meno umano. È proprio la kraftwerkiana “I’m Not Real”, una ballad cibernetica di oltre sette minuti, scandita dal vocoder del Clavia Nord Modular G2 Synthesizer a emozionarci profondamente, assieme a “Do You Love Me”, con le sue melodie malsane e l’AR-Shifter-Maschine a snocciolare essenziali rime. Anche “I Feel Love” ci è particolarmente piaciuta, elegiaca e glaciale, antica e modernissima, una dichiarazione che ci riporta ad altre giovinezze, le nostre stesse, negli anni ottanta. Modulate dalle speranze di ieri, queste tracce sembrano affidare il futuro nelle mani delle nuove generazioni, con una visione che mescola nostalgia e fiducia. Con Future Kids, Rother riafferma il suo ruolo di pioniere, spingendo i confini del genere verso nuove esplorazioni sonore.
