È la prima volta, dopo tanti anni, che su Wicked Style dedichiamo una recensione al sommo maestro, uno dei musicisti più celebrati dell’ultimo secolo in ambito non mainstream. La ragione è tutt’altro che misteriosa. Occupandoci principalmente di electro e techno per il dancefloor, riteniamo che Aphex Twin operi su un piano differente, sfuggendo a ogni categorizzazione tradizionale e collocandosi oltre i confini convenzionali delle sonorità da club. Music From The Merch Desk è una raccolta di 38 tracce, materiali precedentemente distribuiti unicamente su vinile durante live e dj set tenutisi tra il 2016 e il 2023. L’uscita è stata resa disponibile sulle piattaforme di streaming il 16 dicembre 2024, seguita dalla pubblicazione ufficiale il giorno successivo da parte di Warp Records, senza alcun annuncio preliminare. La compilation, accessibile su servizi come Spotify e Apple Music, segna per la prima volta la distribuzione digitale dei materiali dei suoi tour. Come prevedibile, una raccolta del genere si rivela alquanto eterogenea: include produzioni pensate per le esibizioni live, brani di cruda IDM, pezzi acid e funk alieni, parentesi pianistiche e momenti di braindance. Per i fan, si tratta di un vero regalo natalizio, seppur racchiuso in una copertina che, come sottolineato dal Guardian, è “trascendentalmente terribile”.
Le imperfezioni, in questo caso, sono “ad arte”: salti di volume, innesti striduli e soluzioni giocattolose sottolineano l’aura ribelle e aristocratica del personaggio, uno che può permettersi tutto, persino di contraddire Karlheinz Stockhausen. Music From The Merch Desk non rappresenta forse il culmine della produzione di Richard D. James, ma incarna perfettamente la sua essenza: un artista multiforme e smaliziato, inquieto e concettuale, ma anche grezzo e accessibile, capace di conquistare persino ascoltatori lontani dal suo genere.