Arnaud Rebotini – Winter Sequences

È un’accoppiata d’antan ma ancora efficace quella fra la Blackstrobe Records e il maestro Rebotini, che torna in guisa raw electro e techno, con ispirazione detroitiana e un appeal che va certo oltre l’underground cupo e penitenziale che spesso oggi circola nelle scene. Non vogliamo dire che in questo caso il suono sia “leggero”, perché così non è, e il maverick transalpino è assai abile nel dosare differenti elementi, scantonando dai cliques troppo retromani e dai francesismi d’occasione. Insomma, qui si ritorna a una sostanza più viva, e si sente. “Snowy Sunday Smile” apre il lavoro con un groove coinvolgente, dove melodie sottili si intrecciano con venature acide e un tessuto ritmico che evoca malinconia e alienazione urbana, senza mai perdere di vista l’intensità della pista. In “Abnegation Électronique”, nostra traccia preferita, emerge la capacità di Rebotini di coniugare l’essenziale dell’electro con tonalità più meditative: una produzione che pulsa con metodo, ricca di dettagli sottili ed affascinante in maniera austera. Con “December in G”, il maestro francese si avventura in una narrazione più lunga e stratificata, costruendo una progressione che alterna eleganza e tensione, con accenni quasi cinematici, mantenendo però sempre saldo il legame con l’energia techno. Infine, “Echo Park’s Bells” chiude con un suono disco-tech sibillino e ipnotico, ritmi incalzanti e un tocco magnetico, regalando un finale altamente suggestivo.

 

  • Arnaud Rebotini – Snowy Sunday Smile
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  • Arnaud Rebotini – DJ Mix
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