Hybrasil – The Voyagers

L’irlandese Hybrasil che abbiamo spesso segnalato in queste pagine per le sue produzioni, licenzia adesso sulla sua Awesome Soundwave un album, comprensivo di ben nove original version. Si parte negli ascolti con “Sagala”, un pezzo più tecnoide che electro, filante e ipnotico. Dopo è la volta di “Quantum Resonance”, un brano che esplora sonorità più profonde con riverberi spaziali e un groove ipnotico. “HX1” prosegue il viaggio sonoro con elementi industrial e una struttura ritmica complessa, mentre “Endurance” si distingue per una ritmica più frastagliata, atmosfere dilatate e una progressione ben costruita. “The Great Migration” rappresenta uno dei momenti più intensi dell’album, con una fusione di elementi techno e ambient che creano un’esperienza immersiva. “The Abyss” è un pezzo più oscuro e minimale, che gioca con spazi sonori e tensioni ritmiche. La seconda parte dell’album include “Entering the Void”, dove le influenze Detroit techno si fondono con soundscape cosmici, seguito da “Altered Visions” che offre un’interessante esplorazione di texture elettroniche. L’album si chiude con “Deckard Station”, un omaggio alla fantascienza che sintetizza perfettamente lo stile distintivo di Hybrasil, questa volta votato a un approccio più tecnoide del solito.

 

  • Hybrasil – The Voyagers
  •