Nicko Shuo – Art of Spaces

Approda il russo Nicko Shuo sulla Mind Games di Luca Maniaci con un LP dalle melodie ipnotiche e oscure, vergate da atmosfere fantascientifiche e groove crudi ma potenti. Sono sei le original version e su “Scape #2” s’applica anche Linear Phase che sforna un remix assolutamente in linea con l’estetica dell’uscita, incalzante e monolitico, forse leggermente più duro rispetto al resto ma perfettamente adeguato al rilascio. “Scape #1” apre le danze con sintetizzatori serpeggianti e un ritmo ipnotico che stabilisce immediatamente il tono dell’album. In “Scape #2” troviamo stratificazioni sonore più complesse e un groove più definito, caratteristiche che Linear Phase enfatizza nel suo remix portando il pezzo verso territori più industrial. “Scape #3” si distingue per le sue atmosfere claustrofobiche e una linea di basso pulsante, mentre “Scape #4” gioca con texture ambient incorporate in una struttura techno minimalista. La seconda metà dell’album mantiene alto il livello qualitativo: “Scape #5” presenta sequenze ritmiche intricate e pad eterei che creano un’esperienza sonora avvolgente, mentre “Scape #6” chiude il lavoro con un crescendo di tensione e una produzione cristallina che sintetizza perfettamente l’estetica dell’intero album. “Art of Spaces” si rivela un’opera coerente e ben strutturata, dove Nicko Shuo dimostra una maturità artistica notevole nel bilanciare elementi techno più diretti con sonorità sperimentali e ricercate. Un release che conferma Mind Games come una delle label più interessanti nel panorama della techno di qualità, capace di proporre sonorità che guardano al futuro senza dimenticare le radici del genere.

 

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