Il dj e producer serbo ma residente a Vienna, Nino Sebelic, apparecchia su Electropia Records tre tracce più una che firma utilizzando lo stesso nome dell’etichetta (se abbiamo capito bene) parte di un progetto d’arte transmediale più articolato e interdisciplinare. È proprio quest’ultima traccia, “Recipient’s Device”, a piacerci maggiormente, grazie a un gancio minimale ed elegiache intrecci. La traccia che apre l’EP, “The 6th Planet”, si sviluppa pure su una struttura techno-electro fluida e galleggiante, caratterizzata da un ritmo insistente ma non eccessivamente aggressivo, con synth che evocano paesaggi spaziali e un’atmosfera vagamente aliena che cattura l’ascoltatore in un viaggio atmosferico. “A Faster Time”, la seconda traccia, cambia registro con una maggiore enfasi sul groove e una ritmica serrata, accelerando leggermente il passo rispetto al pezzo precedente. Qui Sebelic crea un paesaggio sonoro più dinamico e diretto, ideale per la pista da ballo, mantenendo però una qualità meditativa nelle sue progressioni melodiche. “Generated Ions” chiude l’EP con un mix di suoni sintetici più acidi e una linea ritmica pulsante, che rimanda a una techno più grezza. La traccia porta con sé un’energia sottile, ma costante, che rispecchia l’approccio raffinato del produttore, unendo minimalismo e complessità sonora. In sintesi, yodasphere è un’uscita coerente, dove ogni traccia racconta una parte di un viaggio sonoro interconnesso, ma con variazioni sufficienti da tenere l’ascolto fresco e stimolante.