È passato Halloween ma non possiamo farci scappare proprio una serie di uscite dalle trame più che scure e inquietanti, quali ad esempio quelle di questa Sola Contagio, che per la Repitch Recordings, label techno fondata da Ascion e D. Carbone, apparecchia nove original version, alle quali s’aggiunge anche un remix di Mortuus Intuus, che si applica su “Cor Fracti 002”, produzione ipnotica, dagli influssi fortemente ritmici, accompagnati da pad ambientali un po’ space e cosmici. “Are You Ready For This” apre l’album con un’energia travolgente, caratterizzata da voci sintetizzate, ritmi martellanti e sintetizzatori acidi che creano un’atmosfera dark e claustrofobica perfetta per il dancefloor. “Decontagio Waveform” prosegue sul filone ipnotico con pattern ritmici complessi e stratificati, dove le percussioni tribali si fondono con linee di basso profonde e distorte. “Entrovertio 01” è ancora più incalzante e si distingue per le sue atmosfere industriali e metalliche, con un groove techno implacabile arricchito da texture sonore abrasive e inquietanti. “Pinzimonio 01”, nonostante la sua durata più contenuta, colpisce per l’intensità delle sue sequenze ritmiche e per l’uso sapiente di riverberi e delay che creano uno spazio sonoro avvolgente. “Eviratio 05” rappresenta uno dei momenti più oscuri dell’album, dove elementi di industrial techno si mescolano a sonorità ebm, creando un’atmosfera densa e claustrofobica. “Destrutturazione Simmetrica” gioca con strutture ritmiche complesse e cangianti, dove i beat si frammentano e si ricompongono in continuazione, mantenendo sempre alta la tensione. “Delirio Settimo Frontale” porta l’ascoltatore in territori ancora più sperimentali, con una produzione che fonde elementi di techno hardcore e sound design astratto. “Alright Thats Enough” riporta l’attenzione sulla pista da ballo con un groove ipnotico e potente, arricchito da synth acidi e percussioni tribali, condite anche da strampalati vocal che attingono alle maniere del garage digitale. L’album si chiude con “Eletricutio 01”, un finale breve ma intenso che condensa l’essenza dell’intero lavoro in poco più di due minuti di pura energia techno.